Una delle principali attrattive di Civita e simbolo del Parco Nazionale
del Pollino, meta ogni anno di migliaia di turisti. Il Ponte del
Diavolo ad un'unica arcata a dorso d’asino a quota 260 m. sl.m sul
Raganello, costituisce un’ardita opera di ingegneria e un ottimo posto
di osservazione.
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi con certezza è presente nel territorio di Civita dal
Medioevo ma alcuni studiosi ipotizzano una costruzione ancora più antica, a causa del punto impervio in
cui sorge, e degli scarsi mezzi di cui si disponeva un tempo, alla fantasia popolare dovette apparire
impossibile che a costruirlo fosse stato l’uomo per cui se ne attribuì la sua realizzazione al diavolo
ed in effetti era pratica diffusa nell’antichità attribuire allo stesso l’edificazione delle cosiddette
opere impossibili.
La leggenda narra che sarebbe stato un proprietario terriero a chiedere al Diavolo di edificare un
ponte sul torrente, in cambio dell’anima del primo essere umano che avesse attraversato il ponte. Il Diavolo
accettò e in una notte di temporale edificò il ponte che il mattino seguente si ergeva in tutta la sua
maestosità dei suoi 36 metri.
A quel punto il diavolo si appostò in attesa del primo malcapitato che attraversasse il ponte, ma l’uomo astuto
fece attraversare il ponte ad una pecora quando il diavolo si rese conto maledisse il ponte e cercò di
distruggerlo, ma non vi riuscì in quanto l’aveva costruito troppo bene, fra le risa dell’uomo il diavolo
precipitò nel torrente lasciando dietro di se una nuvola di fumo grigio.
Il ponte crollò la sera del 28 marzo 1998 mentre imperversava un violento temporale proprio come le notte
in cui fu edificato. Dal 25 gennaio 2005 è tornato a risplendere in tutta la sua maestosità.
Di recente è stata rinvenuta documentazione che attesta che il ponte sarebbe stato costruito o ricostruito
intorno al 1840, da un consorzio di comuni per permettere di attraversare la voragine del Raganello.
La "pietra del Demonio" (o Timpa del
Demanio) una parete rocciosa di 800m che si oppone alla vista di chi, trovandosi a Civita, volesse
guardare in direzione Nord-Est. I Civitesi non ci fanno nemmeno caso, ma questa enorme massa di roccia rosa
stratificata è la prima curiosità che stupisce i nuovi arrivati.
Prima di apprezzare la grazia dei famosi "comignoli" di Civita, gli occhi del visitatore devono prendere
confidenza con la vista di questo colosso di pietra.
E' di una vicinanza brutale, Vicinissima ma irraggiungibile...
...se non fosse per il "Ponte del Diavolo"!! Infatti una profonda frattura vecchia milioni di anni corre tra la
Timpa di San Lorenzo e la Timpa di
Porace è qui che il torrente Raganello si è fatto strada
levigando un percorso stretto sinuoso lungo 13 Km.
Il punto di osservazione privilegiato per la "Timpa del Demanio" è il belvedere nei pressi della "Mater Chiesa",
da qui è possibile osservare le stratificazioni bianche e rosa. Tanti spigoli vivi, perchè viva è la pietra!
La parete rocciosa è in continuo "movimento" Le tempeste invernali lasciano ogni anno nuove sbrecciature...
le "cicatrici fresche" si distinguono per il colore bianco.
La roccia ossidandosi tenderà a diventare rosa, a seconda della venatura. (Qui inizia anche un percorso non
eccessivamente aspro per raggiungere il Ponte del Diavolo).
Si tramandano alcune vecchie storie sulla Timpa del Demanio, tutte avvolte da un alone di mistero,
raccontate con circospezione come segreti preziosi.
Si narra di tesori nascosti nelle tante grotte, sospese a decine di metri sopra il Ponte del Diavolo, quelle
stesse grotte che si popolano di streghe minacciose nei racconti noir delle vecchie comari per spaventare
i bambini troppo vivaci.
Via Cavallotti - 87010 Civita (CS)
Cell : +39 339.262.6811