Il termine "museo", con il quale attualmente si intendono diverse tipologie di collezioni museali, deriva dal greco antico museion, luogo sacro alle Muse, figlie di Zeus e protettrici delle arti e delle scienze, patronate da Apollo; in età ellenistica si chiamava museo l'edificio consacrato alle Muse che ospitava anche libri ed opere d'arte.
"Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al
servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le
testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le
comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto.
Ogni museo deve avere una propria cultura, una propria individualità, un proprio “senso”"
Il 25 maggio 1989 data ufficiale di fondazione del Museo su iniziativa di un gruppo di cultori in seno
al Circolo “Gennaro Placco” (eroe risorgimentale e poeta civitese), grazie anche al contributo
dell’Unione Europea.
Inizialmente, l’esposizione delle testimonianze – raccolte sin dagli anni ’70 – era allestita in una
casa tipica del centro storico, nella parte alta del paese di Civita, fino al 1994 che il Museo viene
trasferito nel palazzo in cui si colloca attualmente, il quale ha antiche origini in quanto sede dell’ex
municipio di Civita, affacciandosi così sulla piazza principale del borgo.
Ai visitatori, il Museo narra – come se fosse un libro costantemente aperto – la lunga, travagliata e
gloriosa vicenda passata, ma fondamentale per comprendere il presente, del popolo arbëresh, servendosi
degli antichi oggetti di vita quotidiana.
Tale Museo è la testimonianza iconografica nell’ambito della cultura contadina italo-albanese; esso è sede
dell’Associazione Culturale Gennaro Placco e ospita la sede e la redazione della rivista periodica arbëreshe
di cultura e di attualità Katundi Ynë (anno di fondazione 1970). L’intera struttura museale si sviluppa
su due piani, l’ingresso è gratuito.
È un luogo che non espone soltanto oggetti antichi di vita quotidiana, ma conserva e propone l’umile e
dignitoso passato della civiltà arbereshe, offrendo una lettura integrata dei suoi aspetti storici, civili,
paesaggistici e folkloristici.
Quattro sono le sale principali del Museo Arbëreshe: la Sala dell’Accoglienza, la Sala del Telaio,
la Sala dei Totem e la Sala del Costume.
Situato nell’antico Palazzo Castellano, di proprietà dell’Ente Parco Nazionale del Pollino. Nasce come idea nel 2006 attivo nel 2009 con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare i centri storici, valorizzare le culture peculiari del luogo, favorire un uso compatibile delle risorse paesistiche. Centro informativo sul Parco del Pollino sui servizi offerti e sulle possibilità di visita. Una sale espositiva e una biblioteca offrono la possibilità di lettura e interpretazione sulle emergenze del territorio.
Azionata ad acqua è un vero e proprio museo monumento. I macchinari utilizzati risalgono alla fine del secolo XIX e sono di fabbricazione tedesca. Di recente ristrutturata dalla Comunità Montana Italo-Arbëreshe del Pollino aperta al pubblico come Museo dell’Archeologia Industriale.
Via Cavallotti - 87010 Civita (CS)
Cell : +39 339.262.6811