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Vallje Civita 2023 Borgo piu' bello d'Italia

A Civita si ripete la tradizione delle Vallje

(Civita, 4/11 Aprile 2023) - Civita, borgo di 800 abitanti, in cui le tradizioni sono fortemente radicate, è ricco di elementi religiosi e storici, vale la pena assistere ai riti della Settimana Santa “Java e Madhe” con i suoi suggestivi canti le “Kalimere” e la cerimonia che si svolge all’alba della Domenica di Pasqua “Fjalza e Mirë la Buona Novella”. Dopo i festeggiamenti religiosi, l’attenzione è rivolta al martedì dopo la Pasqua, quando, in questo borgo, fondato dagli albanesi 600 ani fa si respira un’aria diversa è come se il vento portasse qui odori e profumi di feste lontane non solo nello spazio ma anche nel tempo, le tradizioni tornano ad essere una realtà viva e musicale e mai come in questo momento dopo la pandemia si ritorna ad una rinascita della comunità che si riappropria della sua festa civile più importante, seppur lo scorso anno in occasione della visita del Presidente della Repubblica d’Albania, si è organizzata la manifestazione ma in maniera molto più sobria.

Oggi i costumi dai colori antichi e dalle stoffe preziose che avevano indossato le belle donne di un tempo, sembrano rianimarsi a nuova vita indossate dalle fanciulle di oggi, questa è la magia della vallja, una ridda tramandata di generazione in generazione, di canto in canto che oggi è diventata un’accattivante ed avvolgente suggestione fonetica. Oggi la tradizione continua, afferma il Sindaco della comunità Alessandro Tocci, la comunità mantiene alto il ricordo della vittoria di Giorgio Castriota Scanderbeg che guidò il suo popolo in terra di Calabria e in tutta l’Italia meridionale, non solo una rievocazione storica, ma una testimonianza del forte richiamo alla tradizione e allo spirito comunitario che si materializza e rappresenta un motivo celebrativo dell’etnia per ricordare a tutta la comunità della diaspora, la propria identità, il patrimonio etnico-culturale fatto di tradizioni, di valori e di una propria visione che in questa celebrazione con il canto conferma e trasmette alle nuove generazioni.

La piazza di Civita diventa il palcoscenico di tutti gli abitanti e non, in mezzo alle lunghe serpeggianti e colorate vallje. La particolarità di questa danza sta nel fatto che essa prevede la cattura di “prigionieri” al suo interno, si tratta o di persone importanti del posto, alle quali si vuole fare onore attraverso il canto di strofe improvvisate dai cantori per l’occasione, oppure di lëtirë (stranieri) che vengono, simbolicamente, imprigionati per il fatto di non appartenere alla comunità. In entrambi i casi, per essere liberati, bisogna pagare un riscatto consistente nell’offerta di bevande, ecc. che, nel primo caso, rappresentano un modo per ringraziare dell’onore ricevuto, nel secondo, il pegno per la liberazione.
Quest’anno insieme alle vallje arbëreshe saranno presenti i gruppi Shqipëtarë provenienti dalla Svizzera e i ragazzi dell’Istituto “E.Koliqi” di Tirana, inoltre sarà presente il Presidente della Repubblica del Kosovo Vjosa Osmani e l’ambasciatrice Lendita Haxhitasim.
Il pomeriggio di lunedì 11 presso il castello di Kruja concerto degli artisti Vëllezërit Arbëreshë, Ermira Lefort e Maria Cristina Imbrogno, il gruppo Hareja e Ansamblit Gëzuar.

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